Discussione su Voglio trovare un senso……………….

Pubblicato: 1 dicembre 2008 in Quelli della IIIa A

 

Pubblico di nuovo questo articolo, per gli studenti della IIIa A (grazie a tutti)

   

Un senso (Vasco Rossi)

Nel suo Album “Buoni o Cattivi”, il rocker Vasco si propone ai suoi fans con la pungente critica nei confronti di una società che guarda sempre più all’apparire e meno alla sostanza, con la sua rabbiosa voglia di ribellione contro un sistema teso alla massificazione, con il suo carico di dubbi e di insofferenze. Qui proponiamo la canzone “Un senso” che con realismo invita a una seria riflessione sull’esistenza.


Voglio trovare un senso a questa sera
anche se questa sera un
senso non ce l’ha.

Voglio trovare un senso a questa vita
anche se questa vita un
senso non ce l’ha.
Voglio trovare un senso a
questa storia
anche se questa storia un
senso non ce l’ha.
Voglio trovare un senso a
questa voglia
anche se questa voglia un
senso non ce l’ha.
Sai che cosa penso che se non ha un senso
domani arriverà…
Domani arriverà lo stesso senti che bel vento
non basta mai il tempo domani un altro giorno
arriverà…
Voglio trovare un senso a
questa situazione
anche se questa situazione un
senso non ce l’ha.
Voglio trovare un senso a
questa condizione
anche se questa condizione un
senso non ce l’ha.
Domani un altro giorno… ormai è qua!
Voglio trovare un senso a
tante cose…

“Voglio trovare un senso a questa vita anche se questa vita un senso
non ce l’ha”:
la nostra vita si muove tra il “non senso” e la ricerca di
senso. Tutta la vita è disseminata di “perché”. Fin da bambini ci poniamo una
serie di domande… Ma a volte questa “arte di farci domande” e di sfidare gli
altri con i nostri “perché” viene meno. Ci lasciamo trascinare come un turbine
dagli eventi e dalle situazioni che a lungo andare creano in noi un senso di
vuoto, una scontentezza interiore, un disagio esistenziale. E allora è
importante fermarsi per riappropriarci di noi stessi.

“Voglio trovare un senso a questa voglia anche se questa voglia un
senso non ce l’ha”:
ci sono due modi di vivere la vita: uno è quello di
seguire i nostri istinti naturali assecondandoli in tutto, l’altro è quello di
seguire quei valori etici e spirituali che vengono dalla nostra coscienza e che
costituiscono un quadro di riferimento per le nostre scelte e le nostre azioni.
Anche nella Bibbia viene descritto questo duplice modo di vivere: “Quelli che
vivono secondo la carne, pensano alle cose della carne; quelli invece che
vivono secondo lo Spirito, alle cose dello Spirito. Ma i desideri della carne
portano alla morte, mentre i desideri dello Spirito portano alla vita e alla
pace” (Rm 8, 5-6).

L’esperienza stessa ci insegna
che la felicità (pienezza di senso) non ci è data dal poter soddisfare solo e
subito le nostre esigenze materiali, ma dall’avere davanti a noi quei valori
spirituali che soddisfano davvero la nostra sete di verità, come per esempio il
rispetto degli altri, la solidarietà, la pace… La società in cui viviamo, così
impregnata di consumismo, crea in noi bisogni spesso inutili dandoci
l’illusione che la felicità stia nell’avere, nell’accaparrarsi le risorse. In
effetti la vera felicità non la troviamo in primo luogo nel possesso dei beni
materiali, ma nello star bene con noi stessi, con la nostra coscienza, con gli
altri, nel vivere in armonia con l’ambiente che ci circonda, nell’apertura a
Dio.

“Sai che cosa penso / che se non ha un senso / domani arriverà”: ci
capita, a volte, di vivere situazioni incomprensibili, assurde in cui non
riusciamo a trovare nessuna spiegazione né a intravedere una via di uscita…
Eppure ogni situazione che viviamo ha un suo significato nascosto che spesso
non siamo capaci di decifrare. C’è bisogno di tempo e di non far morire in noi
la speranza: prima o poi il senso si svelerà! Coltivare sempre in noi “l’arte
di farci domande” ci permette un approccio diverso alla vita, che è quello di
guardarla faccia a faccia, penetrandola in profondità per scoprire in essa il significato
nascosto… e strada facendo le risposte arriveranno.

“Voglio trovare un senso a tante cose: quante volte facciamo le
cose senza sapere il “perché”! A volte a spingerci è la forza d’inerzia o
l’abitudine, a volte la moda (“tutti lo fanno”)… e tanti altri condizionamenti
culturali e sociali. Quando invece le nostre azioni sono il frutto di una
scelta responsabile e consapevole allora possiamo dire di aver dato un senso a
quello che facciamo.

Se nelle nostre scelte, nelle
nostre relazioni con gli altri e anche nei momenti poco felici della nostra
vita non coltiviamo “l’arte di farci domande” tutto diventerà un non-senso, e
la vita stessa un peso insopportabile. La questione del “senso della vita”
allora è fondamentale… ne va di mezzo la nostra felicità e la nostra
realizzazione personale. Non tenerne conto sarebbe davvero un grosso errore!

PER RIFLETTERE:

Riesci sempre a dare un senso alle cose che fai?

Fai le cose per convinzione personale o perché trascinato dagli eventi e dalle mode?

Credi davvero che il segreto della tua felicità stia nell’arte di farti domande?

Ti ritieni un ragazzo/a istintivo, materialista oppure razionale, spirituale?

Cosa riempie veramente di senso la tua vita?


commenti
  1. Davide ha detto:

    Non me ne frega niente dare un senso a quello che facio X((, tu sei un prete, lasciaci in pace, cerca tu il senso, tanto di me non frega niente  a neessuno, domani potrei sparire, si chiederebbero solo, di chi è colpa, ma si dimenticherebbero di me subito.La mia vita è riempita di fai fai fai, mai mai mai, ma poi se iosto male non sa niente nessunociao grrrrrrr X(Se ci fosse Dio mi aiuterebbe

  2. Enrico ha detto:

    ciao pedro sono batti vabbe se ti ricordi di me salutami xdxdxdxd comunque secondo me tutti gli stranieri che vengono a fare del male (tipo persone investite da degli sbronzi sulle strisce pedonali)a me quelle cose mi fanno in……. troppo e quindi se quegli albanesi o marocchini che siano se se ne stavano a casa loro quelle cose nn succedevano e poi anche gli ultras che li vogliono mandare via secondo me sbagliano scusa il tifo serve e poi se succede qualcosa di si vedra comunque adesso vado ciao ciao pedro e di io la penso cosi potro anche sbagliarmi
     

  3. BiMbA ha detto:

    io sn una molto convinta nelle kose e do un senso alla mia vita  quindi anonymus 77 tieni presente ke se sei incerto quando fai le cose  la colpa nn è di ki ti dici di fare ma è tua ke nn ti accetti e ke nn  ti guardi attorno perchè DIO c\’è sei tu ke nn lo percepisci
     
     
    p.s. ascolta la sua parola e ti aiuterà credimi
     

  4. Davide ha detto:

    Ciao a tutti, grazie dei commentips per Enry…certo che mi ricordo di te…nn dimentico facilmente gli studenti, avrei gradito di più un commento sull\’articolo che sull\’immigrazione, ma cmq vorrei dirti alcune cose. Io mi arrabbio quando un uomo sbronzo mette sotto un altra persona, al di là della sua nazionalità, ho un amico sulla sedia a rotelle per colpa di un ragazzo impasticcato, ed era di Rimini…..non ne faccio una questione di razza. Il problema di questa immigrazione a radici profonde, che poggiano sulla stupidità delle economie dei pesi ricchi, siamo noi a creare la povertà e l\’immigrazione!!! Non credo che queste cose succedano per colpa dell\’immigrazione, se no nn ci sarebbero senza immigrati ed invece ci sono…e come!!! Il tifo deve avere delle regole sportive e leali come in Inghilterra, chi è mandato via nn è il tifoso, ma l\’instabile che va allo stadio per picchiare nn per tifare.ps per per Anonymus 77, mi dispiace molto per come stai….stasera ti affido alla misericordia di Dio, che c\’è altrochè se c\’è. Ti ho mandato una risposta più lunga nella casella di richiesta del tuo Blog…se esiste, poichè è molto personale, se non ti fosse arrivata fammi saxe, se per te non è un problema ti rispondo anche qui. Un abbraccio

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